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Certificazione Impianto di Messa a Terra


certificazione impianto messa a terra

I condomini, le aziende e più in generale ogni altro luogo di lavoro, devono seguire una normativa specifica per quanto riguarda l'impiantistica in generale e, in particolare, quella elettrica. Per questo motivo tutti gli impianti devono essere realizzati esclusivamente da aziende qualificate e autorizzate a questo tipo di operazione e, soprattutto, al rilascio dei certificati di conformità.

E a proposito di certificati, va sottolineata l'importanza della certificazione impianti di messa a terra, un documento obbligatorio che specifichi che l'impianto è stato realizzato seguendo in pieno tutte le normative relative alla scelta di materiali e di modalità di realizzazione a garanzia della massima sicurezza dell'impianto stesso.

Questo certificato risponde al nome ufficiale di "Dichiarazione di conformità di messa a terra dell'impianto elettrico" e può essere redatto solo da professionisti o da imprese autorizzate a questo tipo di operazione.

All'interno del documento deve essere specificato che l'impianto elettrico è stato realizzato in conformità con gli obblighi di legge ossia per quanto previsto in relazione alla messa a terra.

Il motivo per cui tale certificazione è obbligatoria è che la messa a terra rappresenta un modo per proteggere persone e impianti da eventuali problemi elettrici come improvvise e brusche variazioni di tensione, accumulo di elettricità statica, rilascio di scariche elettrostatiche nonchè disturbi di tipo elettromagnetico.

Va sottolineato che questa certificazione non è obbligatoria per tutti, lo è esclusivamente per le aziende e per i locali aperti al pubblico, nonché per i condomini. Non risulta invece obbligatoria per gli utenti privati, ossia non è necessario richiederla per la propria abitazione che deve comunque prevedere un impianto a norma.

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A cosa serve la Certificazione impianti di messa a terra

Il principale motivo per cui la legge impone l'obbligo di certificazione impianti di messa a terra è quello di assicurarsi che il locale sia sicuro per quanto riguarda la possibilità di rischio elettrico.

Con questo termine si intendono tutti i possibili rischi legati alla formazione di un differenziale tra i vari dispositivi elettrici fuori terra e la superficie su cui il locale si trova.

Infatti, la formazione di differenziale, soprattutto quella di un differenziale molto elevato, rappresenta un pericolo che può risultare letale; si verrebbe infatti a creare una scarica di corrente che potrebbe fulminare eventuali esseri viventi o dare vita a scintille che porterebbero alla formazione di incendi.

Si può comprendere come oltre al rischio della vita di quanti operano all'interno dei locali in caso di scariche, si verrebbero a creare anche situazioni di elevato inquinamento in caso di incendi di aziende che operano con prodotti chimici o comunque inquinanti.

La messa a terra, quindi, è necessaria per garantire la sicurezza in diverse tipologie di scenari: essa, infatti neutralizza la possibilità che si crei un differenziale elettrico o ne riduce la pericolosità.

Va sottolineato che alcune aree geografiche, maggiormente soggette a temporali e fulmini, possono essere maggiormente a rischio in quanto la caduta di fulmini nelle vicinanze di edifici può creare una differenza di potenziale e, quindi, scatenare incendi di varia portata.

Un altro fattore di rischio piuttosto comune è dato dai cortocircuiti: una lampadina guasta, in filo elettrico bruciato, un elemento elettrico che non funziona correttamente possono infatti andare in corto creando una differenza di potenziale che, in caso di mancanza di messa a terra, potrà risolversi con un pericoloso incendio.

Considerata l'importanza di una corretta messa a terra degli impianti elettrici è fondamentale che questa venga realizzata seguendo le procedure previste dalle normative vigenti. Inoltre, ogni nuovo impianto installato, così come ogni impianto che venisse rinnovato, deve essere denunciato secondo quanto previsto dal DPR 462/01.

In particolare, la denuncia dovrà essere fatta entro 30 giorni dalla messa in funzione dell'impianto a cura del titolare d'impresa o dell'amministratore di condominio che dovranno procedere ad allegare una copia della dichiarazione di conformità firmata da un tecnico autorizzato.

Tale documento andrà inviato sia all'ISPESL che all'ASL competente, nonché allo Sportello Unico per le Attività Produttive qualora fosse presente nel comune di riferimento. Dal 31 dicembre 2019 è inoltre attiva una banca dati informatizzata presso l'INAIL che raccoglie tutte le verifiche effettuate sugli impianti elettrici aziendali.

Come si fa la certificazione impianti di messa a terra e sanzioni previste in caso di mancata certificazione

La certificazione impianti di messa a terra prevede una serie di controlli presso l'impianto e, successivamente,la stesura di un documento complesso in cui sono riportate tutte le specifiche tecniche relative all'impianto analizzato.

Si tratta fondamentalmente di un documento tecnico che, pertanto, richiede che la sua stesura venga effettuata da personale qualificato.

Inoltre, dovendo rispettare dei requisiti specifici di legge, non basta essere competenti in impianti per poter redigere tale documento, ma è necessario anche essere abilitati. Pertanto, un tecnico non abilitato non potrà firmare la certificazione di messa a terra.

Non sempre i titolari di azienda sono a conoscenza delle normative specifiche necessarie per garantire una corretta realizzazione degli impianti: per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad aziende qualificate che sappiano garantire sulla professionalità dei propri tecnici e sul massimo rispetto delle normative.

Un'altra soluzione, qualora non si sapesse a chi rivolgersi, è quella di contattare esperti in sicurezza sul lavoro, come G.D.M. Formazione e Sicurezza: questa, pur non essendo direttamente autorizzata all'installazione di impianti e al rilascio della certificazione, potrà garantire sulla competenza di aziende terze abilitate a questo tipo di operazione.

La corretta realizzazione dell'impianto elettrico aziendale e il rilascio della certificazione di conformità è fondamentale per non rischiare sanzioni anche salate. Queste sono specificate all'interno del Decreto Legislativo 81/2008 e successiva modifica 106/2009 e possono essere di tipo amministrativo o penale.

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative esse vanno dai 500 ai 1800 euro; si ricorre in sanzioni se l'impianto non è a norma ma anche se il titolare d'azienda, pur disponendo di un impianto a norma, non è in grado di presentare la certificazione specifica.

Le sanzioni penali sono più complesse e nella maggior parte dei casi non riguardano una semplice verifica che permette di evidenziare la mancanza di regolarità dell'impianto, quanto piuttosto il caso di incidenti gravi che si possono verificare a causa di un impianto non a norma. In tal caso è previsto l'arresto del titolare per un periodo variabile dai 3 ai 6 mesi nonché il pagamento di una multa che può variare tra i 2500 e i 6400 euro.

Chi deve firmare il Certificato impianti di messa a terra

Il certificato di conformità degli impianti elettrici, come già evidenziato, può essere rilasciato esclusivamente da aziende o tecnici abilitati a questo tipo di certificazione.

All'interno del certificato andranno riportate le specifiche tecniche dell'impianto quali:

  • • il punto di consegna
  • • le caratteristiche dell'interruttore generale
  • • la tipologia di cavi utilizzati
  • • tutte le informazioni relative ai quadri elettrici
  • • la tipologia, disposizione e numero delle prese elettriche.
Inoltre, vanno indicati i sistemi di protezione dai fulmini, che possono rappresentare in alcune aree geografiche il principale pericolo per un impianto elettrico.

Il certificato deve inoltre riportare tutte le informazioni relative all'azienda, indipendentemente dal suo settore di mercato; si dovranno quindi specificare:

  • • quale tipo di attività viene svolta al suo interno
  • • il numero dei dipendenti o la portata massima di visitatori (in caso di locali aperti al pubblico)
  • • la potenza del contatore
  • • tipologia e numero dei dispersori
  • • tipologia e specifiche tecniche delle cabine elettriche e di trasformazione nonché dei dispositivi di protezione specifici come parafulmini.
Anche se tutte queste informazioni riguardano esclusivamente l'azienda, ossia il suo impianto, non deve essere il titolare d'azienda a firmare la certificazione ma esclusivamente l'installatore dopo che avrà controllato il corretto funzionamento di ogni elemento. Il titolare d'azienda è tuttavia responsabile qualora l'impianto venisse messo in funzione prima della verifica finale da parte dell'installatore e, quindi, del rilascio della certificazione.

Inoltre, sarà cura del titolare d'azienda contattare un tecnico specializzato, sia esso quello che ha provveduto all'installazione e al rilascio del primo certificato o altro, per richiedere le verifiche ordinarie o straordinarie dell'impianto.

Perché scegliere G.D.M. Formazione e Sicurezza per richiedere il servizio di certificazione impianti fornito da aziende terze qualificate e abilitate

Come già anticipato, la scelta del tecnico che dovrà provvedere alla certificazione dell'impianto di messa a terra è fondamentale: un impianto realizzato in maniera errata o non a norma non solo potrà portare il titolare d'azienda a pagare delle sanzioni, ma rappresenta un rischio per quanti operano all'interno o nelle vicinanze dell'azienda stessa.

Gli incendi, purtroppo, rappresentano uno dei principali rischi che si vengono a verificare in ambienti lavorativi, con conseguenze spesso anche catastrofiche.

Se non si hanno conoscenze nel settore delle imprese abilitate al rilascio della certificazione di conformità può essere utile rivolgersi a G.D.M. Formazione e Sicurezza.

Una realtà esperta nel settore della sicurezza sul lavoro che lavora in partnership con imprese altamente qualificate e, soprattutto, autorizzate a questo tipo di intervento.

Rivolgersi a G.D.M. Formazione e Sicurezza significa pertanto poter contare su un punto di riferimento serio e professionale, in grado di mettervi in contatto con altre realtà aziendali che potranno aiutarvi nelle verifiche ordinarie o straordinarie previste dalla normativa vigente.

Inoltre G.D.M. Formazione e Sicurezza affianca i clienti non solo nella ricerca dell'azienda per la realizzazione del certificato di conformità, ma anche nella comprensione delle normative relative proprio agli impianti elettrici garantendo una consulenza completa su tutto quanto riguarda la sicurezza legata agli impianti elettrici e alla loro realizzazione.

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