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Certificazioni Ambienti di Lavoro


conformità ambienti lavoro

Per garantire a tutti i lavoratori di operare in ambienti di lavoro sicuri e salubri sono state redatte numerose norme, confluite poi nel Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (TUSL). Questo documento disciplina e definisce nel dettaglio tutte le misure e gli strumenti da adottare all'interno dei luoghi di lavoro.

L'attuazione delle norme contenute all'interno del TUSL ha come obiettivo specifico non soltanto la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, ma anche l’adottare misure atte a prevenire eventuali rischi e incidenti per gli operatori.

Per assicurare negli ambienti di lavoro i criteri di sicurezza stabiliti dalla normativa nazionale ed europea, è necessario che siano adottate tutte le misure presenti nell'Allegato IV del decreto legislativo n. 81/08, relativo alla conformità negli ambienti di lavoro.

Indice dei Contenuti:

TUSL e DVR

Per rispettare i requisiti di sicurezza sui luoghi di lavoro, il TUSL specifica che, insieme all'adozione di tutte le norme per la conformità degli ambienti di lavoro, sia redatto anche il DVR (Documento di Valutazione Rischi).

Un documento che ha il preciso scopo di valutare e prevenire tutti i rischi per la sicurezza dei lavoratori.

Per garantire un ambiente di lavoro sicuro non è importante soltanto redigere il DVR o formare i dipendenti sugli eventuali rischi e pericoli, ma anche introdurre ulteriori misure preventive e correttive.

Le misure preventive e correttive che le aziende mettono in campo per la protezione dei lavoratori, insieme al DVR e alla formazione continua dei lavoratori, viaggiano sullo stesso binario, per scongiurare eventuali rischi e pericoli all’interno dei luoghi di lavoro.

Misure preventive e correttive negli ambienti di lavoro

Le norme contenute all'interno del TUSL per la sicurezza negli ambienti di lavoro sono sicuramente utili per prevenire rischi e incidenti per i lavoratori, ma non possono essere l'unico criterio da adottare all'interno delle aziende.

Per questo è sempre fondamentale introdurre ulteriori misure preventive e correttive.

Per supportare le aziende nel difficile compito di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, la società G.D.M. Formazione e Sicurezza si occupa di fornire metodologie e strumenti per prevenire eventuali situazioni di rischio e di pericolo per i lavoratori.

In particolare, G.D.M. Formazione e Sicurezza offre consulenze professionali per le aziende in materia di sicurezza sul lavoro, e grazie al suo team di esperti coadiuva tutte le attività necessarie per ridurre al minimo i rischi all'interno degli ambienti di lavoro.

G.D.M. Formazione e Sicurezza, oltre ad assistere le aziende nell'adottare tutte le misure prescritte nel TUSL e stabilite dalle norme comunitarie in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, affianca i datori di lavoro nell'adottare altre misure preventive e correttive:

Questi interventi preventivi hanno lo scopo di ridurre al minimo gli eventuali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e devono essere adottati in tutti i luoghi di lavoro, così da garantire altissimi standard di sicurezza e offrire una protezione completa per chi opera in ambienti particolarmente pericolosi.

Obblighi per il datore di lavoro: verifica impianto messa a terra

Tra i tanti obblighi in capo al Datore di Lavoro per garantire il rispetto degli standard di sicurezza negli ambienti di lavoro, vi è anche quello prescritto dal DPR 462/01 che richiede di adottare delle procedure specifiche per gli impianti di messa a terra.

L'obbligo di verifica dell'impianto di messa a terra è prescritto per tutte le aziende che hanno almeno un dipendente, e la verifica deve essere eseguita a scadenza periodica per non incorrere in eventuali sanzioni.

G.D.M. Formazione e Sicurezza assiste i Datori di Lavoro nell'ottemperanza di verifica dell'impianto di messa a terra, fornendo una consulenza professionale finalizzata a garantire che l'impianto sia in regola con le prescrizioni del DPR 462/01.

La verifica dell'impianto messa a terra è effettuata da organismi ispettivi abilitati, che hanno il compito di analizzare che siano presenti tutti i documenti dell'impianto, tra cui:

  • • progetto elettrico;
  • • dichiarazione di conformità;
Il secondo passaggio per verifica l'impianto di messa a terra è strumentale e si svolge materialmente attraverso alcuni test specifici:
  • • misurazione resistenza di terra;
  • • misurazione di continuità dei conduttori di protezione;
  • • verifica della presenza e del corretto funzionamento di tutti i dispositivi di interruzione automatica per evitare contatti indiretti.
Al termine della verifica documentale e strumentale degli impianti di messa a terra effettuata dagli organismi ispettivi, viene rilasciato al Datore di Lavoro un certificato e il verbale di verifica.

Il DPR 462/01 prescrive che le verifiche degli impianti di messa a terra vengano effettuati ogni 2 anni o 5 anni; la periodicità è sempre indicata nel verbale di verifica dell’impianto di messa a terra, questo documento rappresenta il riferimento corretto dal quale si evince in modo univoco la corretta frequenza di verifica.

Il verbale di verifica dell’impianto di messa a terra riporta il numero univoco della verifica, i dati identificativi del cliente e dell’impianto, oltre gli estremi identificativi dell’organismo ispettivo e del professionista che ha effettuato le verifiche previste.

Il verbale rappresenta quindi il prodotto finale dell’attività di valutazione dell’impianto di messa a terra, infatti, è il documento ufficiale che il datore di Lavoro deve caricare sul portale CIVA, al fine di ottemperare all’obbligo di Legge in merito alla trasmissione della denuncia dell’impianto di messa a terra all’Inail.

La valutazione del rischio da scariche atmosferiche: obblighi per le aziende

Tra le misure preventive e correttive, che vengono indicate nel TUSL in materia di sicurezza suoi luoghi di lavoro, vi è anche l'obbligo di valutare i rischi derivanti da scariche atmosferiche.

La valutazione dei rischi da scariche atmosferiche è parte integrante del DVR, e ha come obiettivo specifico quello di prevenire tutti gli eventuali rischi che possono verificarsi con il contatto di fulmine su una struttura o un impianto elettrico.

In questo specifico documento si ha l'obbligo di valutare se la struttura, e di conseguenza i luoghi di lavoro, siano protetti dal rischio di fulminazione da scariche atmosferiche o se è necessario adottare ulteriori misure protettive per scongiurare tale pericolo.

Ad esempio, i consulenti di G.D.M. Formazione e Sicurezza, verificheranno se la struttura è autoprotetta dal contatto con eventuali fulmini o se è opportuno installare alcuni strumenti protettivi come gabbia di Faraday, parafulmini, attrezzature per la rilevazione automatica di eventuali rischi di incendi, ecc.

Al termine del controllo e dell'analisi dei rischi da fulminazione viene inserita tale verifica all'interno del documento di valutazione rischi, come prescritto dal decreto legislativo n. 81/08.

È importante sottolineare che la valutazione del rischio di scariche atmosferiche è in continuo aggiornamento e sono state introdotte ulteriori norme comunitarie, per questo è sempre importante affidarsi alla consulenza di esperti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Misure preventive: adeguamento macchine non targate CE

La legislazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro ha previsto che siano adottate alcune misure correttive se all'interno dell'azienda sono presenti delle attrezzature non conformi alla marcatura comunitaria.

Nello specifico, sono previste sanzioni molto gravi per chi non verifica che tutte le macchine utilizzate all'interno dell'azienda prive di marcatura CE siano conformi.

Il Datore di Lavoro deve effettuare obbligatoriamente su queste attrezzature un esame tecnico e operativo e verificare che presentino i requisiti minimi stabiliti nell'allegato V del Decreto Legislativo n. 81/08.

Tali prescrizioni hanno lo scopo di proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano con macchinari obsoleti, e che non sono stati costruiti secondo i criteri di conformità stabiliti dalle norme europee.

Se nell'azienda sono presenti macchinari prodotti prima del 1996, anno di entrata in vigore della Direttiva Macchine 89/392/C, è sempre opportuno per il datore di lavoro effettuare un controllo e se necessario provvedere a un adeguamento delle attrezzature in base ai Requisiti Essenziali di Sicurezza (RES).

L'adeguamento tecnico viene solitamente effettuato da degli esperti che hanno le competenze operative per effettuare tali interventi.

Perché scegliere G.D.M. Formazione e Sicurezza per la conformità ambienti di lavoro

Rendere conforme un luogo di lavoro alle prescrizioni indicate dalle varie norme nazionali e comunitarie non è sicuramente semplice, visti i differenti obblighi da rispettare per il Datore di Lavoro.

Per essere sicuri di aver adottato tutte le misure preventive e correttive per rendere i luoghi di lavoro sicuri, è sempre opportuno affidarsi alla consulenza qualificata del team di G.D.M. Formazione e Sicurezza, che assisterà in ogni fase per elaborare tutte le procedure di sicurezza previste dalla legge.

La G.D.M. Formazione e Sicurezza si occupa anche di formare i dipendenti, istruendoli riguardo ai rischi presenti nei luoghi di lavoro e a quali siano le misure preventive da adottare quotidianamente per scongiurare pericoli e incidenti.

RSPP Esterno
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